Libri di febbraio 2015

Ti consiglio un libroFebbraio è arrivato e volato via leggero e veloce. Un mese di compleanni, di famiglia, di feste, amici  e coccole. Sul lavoro è stato un mese denso e ho pubblicato un libro a cui tenevo molto. A febbraio Unalettrice ha dato alla luce la prima edizione di Ti consiglio un libro. Il tempo libero in questo mese è stato poco: ho letto 3 libri! Continua la mia ricerca di #LIBRIBELLI.

Ho letto Gli anni al contrario, di Nadia Terranova. Leggerete questo libro in una serata o, al massimo, in un fine settimana. Il lunedì ci ripenserete e il martedì vorreste vederne il film. La copertina davvero tratteggia, in un’immagine, il libro: due giovani, belli, innamorati, si sfiorano nell’innamoramento e, mentre lo fanno, guardano già in due direzioni diverse. Leggendo il libro vi verrà in mente “Povera amica che narravi dieci anni in poche frasi” come canta Guccini. L’autrice usa un linguaggio asciutto, poche frasi che tratteggiano, limpide, una situazione, i suoi attori principali, la città  l’epoca storica. Il libro descrive, lieve,  quell’inquietudine interiore che Saul Bellow nel libro Il re della pioggia ha chiamato “una voce che mi grida dentro voglio, voglio, voglio e non mi fa riposare”. Saul Bellow ne descrive minuziosamente le conseguenze ed è screanzato e sguaiato e esagerato e magistrale e corrosivo e alla fine esplode in una grossa, enorme, sguaiata, esagerata risata ebraica sulle tremende sorti dell’umanità, dell’uomo, sul destino beffardo. Nadia Terranova, è limpida, delicata, sospesa in una dimensione borghese che impone di mitigare i termini e di sopprimere le parole di troppo, di rimanere all’interno dei confini dell’Italia, della provincia, della politica, dell’università, della famiglia. La storia degli Anni al contrario e i suoi personaggi – ognuno intrappolato dal proprio “voglio, voglio, voglio” di Bellow – parlano di noi ad ognuno di noi. Quattro stelline, vale davvero la pena di leggerlo.

Ho letto Padre ricco padre povero, quello che i ricchi insegnano ai figli sul denaro e ho dedicato un post a questo libro. Tre stelline.

Ho letto Il linguaggio segreto dei segni e delle coincidenze di Gian Marco Bragadin. 11008173_944361448907737_1498134068_nHo trovato questo libro girovagando su iBooks e l’ho comprato in iPad.

Mi interessano le coincidenze: ci faccio caso e mi comporto come dice Bragadin: “sono come una radio aperta che cerca sempre di sintonizzarsi sulle frequenze dell’universo!”. Il tema del libro mi interessava: è possibile che questi temi non facciano al caso vostro.

Non è un romanzo è una storia del linguaggio dei segni da san Francesco d’Assisi a Jung, passando per Kryon e arrivando all’esperienza personale di Gian Marco Bragadin. Mi è piaciuto a pezzi. Due stelline.

E voi, cosa avete letto a febbraio?

Qui trovate i libri letti a gennaio.

LEGENDA

*: lasciamo perdere

**: fosse stato uno sconosciuto non l’avrebbero pubblicato.

***: libro godibile/carino

****: libro che lascia qualcosa/ha un plus

*****: #LIBRIBELLI libri che hanno sempre qualcosa da raccontare, che rimangono nel tempo. 

5 commenti Aggiungi il tuo

  1. ophelinhap ha detto:

    Still Alice, Mercoledi’ delle ceneri di Ethan Hawke e le poesie di Ted Hughes 😉 Che bel post Ale, non vedo l’ora di leggere la Terranova

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    1. Una lettrice ha detto:

      uuu! che belle letture 🙂

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  2. Demian ha detto:

    Io ho letto molte cose e mi vergogno quasi a dirlo che poi sembra che me ne vanti, in ogni caso da questo punto di vista è stato un bel mese. Tra questi comunque c’è il libro della Terranova a cui avrei dato anch’io quattro stelline se non avessi partecipato ad una presentazione in libreria e non l’avessi “conosciuta”; è stata un’esperienza che ha arricchito ancor più di senso il libro, così che non ne ho saputo scriverne a riguardo.
    Ciao e buone letture di marzo 🙂

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    1. Una lettrice ha detto:

      Perchè se fai l’elenco delle cose che leggi te ne vanti? Conosco gente che legge il mio blog e mi dice “quanto sei scema a comprare tutti questi libri, una volta che li hai letti poi che te ne fai?”, quindi, caro Demian, punti di vista. 🙂
      Sul libro della Terranova son d’accordo con te 🙂

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      1. Demian ha detto:

        Punti di vista sì, non hai torto. Ho letto Hugo (L’ultimo giorno di un condannato a morte), Fitzgerald (Tenera è la notte), Pavese (Dialoghi con Leucò), Bradbury (Cronache marziane) e stona molto tra questi la McKittrick (La strada alla fine del mondo). E poi sì la Terranova. 🙂

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